Unire le scienze umane, in questo caso le neuroscienze, al cibo è l’intento dell’opera letteraria e culinaria “Chef in versi”. Un volume che ha l’intento, l’obiettivo di prendere per mano il lettore e il mondo della ristorazione nel cibo, dentro le emozioni, e della poesia che ne scaturisce.

Cosa lega questi elementi? La scienza lo spiega.

Realizzato dalla pistoiese Antonella Gramigna assieme a tre chef della Unione regionale cuochi toscani, Maria Campagna, Paola Baccetti e Sara Barbara Guadagnoli, coniuga 24 ricette (tradotte anche in lingua inglese) con foto e relativa didascalia poetica, oltre alla introduzione di Antonella Gramigna, a sottolineare quanto la sensazione, l’emozione possa tradursi in parole, in fantasia evocativa.

Il nuovo “lavoro” dell’autrice, giornalista enogastronomica, esperta in comunicazione in diversi ambiti, affronta la relazione tra le neuroscienze e il cibo: si mangia con i colori? Con i sapori? Cosa ci emoziona e ci permette di ricordare nel tempo un piatto, un locale, una situazione anziché un’altra?

La intro dell’esperto di neuromarketing Marco Baldocchi è un valore aggiunto. Il neuromarketing del food è la nuova frontiera che permette di capire meglio la strada da percorrere per tutto il settore enogastronomico.

L’opera è stampata in self, ed è in vendita direttamente su richiesta, oppure presso eventi dedicati, e il ricavato andrà volta per volta, a sostegno di progetti di solidarietà.

Per questa prima tranche è stata scelta l’associazione Giulia Smile, a cui andrà il contributo delle vendite.

Il volume ha il patrocinio dell’Unione regionale cuochi toscani.