Sabato scorso si è tenuta la visita del procuratore generale militare Marco  De Paolis presso la Corte militare d’appello di Roma, che ha tenuto due incontri sulle vicende delle stragi in Toscana.

Nella mattinata il procuratore ha incontrato le terze classi dell’Istituto comprensivo Don Milani, alla presenza dei sindaci di Chiesina Uzzanese Fabio Berti e di Ponte Buggianese Nicola Tesi, alle quali ha raccontato, in maniera semplice e chiara, le vicende terribili della guerra e come anche a seguito del ritrovamento dei fascicoli nel cosi detto “armadio della vergogna” ha istruito i processi nei confronti di nazifascisti colpevoli degli eccidi italiani della seconda guerra mondiale.

La spiegazione è stata intervallata da interessanti video che hanno permesso una maggiore comprensione delle vicende storiche di quel periodo. I ragazzi hanno interloquito con il procuratore ponendo domande e condividendo alcune riflessioni sull’esperienza umana nel corso delle indagini e particolari riferimenti sulle tristi vicende accadute il 23 agosto del 1944 ai margini del Padule di Fucecchio.

Nel pomeriggio, invece, presso la biblioteca comunale si è svolta la conferenza rivolta ad un numeroso pubblico adulto sullo stesso argomento e nell’occasione è stato anche presentato il suo ultimo libro “L’uomo che dava la caccia ai nazisti”, quale strumento divulgativo, rivolto specificatamente ai ragazzi, ma molto interessante anche per chi ragazzo non lo è più.

Fra gli altri era presente il prefetto di Pistoia Licia Donatella Messina, altre autorità militari e civili e il senatore Dario Parrini, fra i proponenti la legge che prevede i risarcimenti ai parenti delle vittime delle stragi.

Il presidente del comitato per le onoranze dei martiri del Padule di Fucecchio, Enrico Cardelli, ha curato e moderato la presentazione stessa dopo i saluti del sindaco e dell’assessore alla cultura Maria Grazia Baldi, che ha seguito le fasi organizzative.

Il procuratore, in maniera toccante ha condiviso con i presenti, fra cui alcuni superstiti e familiari, delle molte testimonianze con cui è venuto a conoscenza e che lo hanno portato a istituire tutti i suoi processi e le relative condanne.

"Una giornata dedicata alla storia e alla cultura, con un profondo significato morale ed una testimonianza irripetibile. In tutti, soprattutto nei ragazzi, l’attenzione e la commozione ha caratterizzato l’intero svolgimento delle due iniziative, che non solo hanno rievocato i tristi avvenimenti che macchiarono di sangue il territorio di Ponte Buggianese, della Toscana e di altri luoghi, ma hanno consentito di approfondire molti aspetti importanti della storia del secolo scorso", commenta il sindaco Nicola Tesi.